L'uso del computer volto alla generazione sonora trova origine nei grandi studi americani degli anni cinquanta come quelli dei laboratori Bell dove nel 1957 fu dato il via alla programmazione di MUSIC da cui poi derivò Csound un linguaggio di programmazione ancora oggi in uso. Fin dagli inizi la ricerca informatica prese strade diverse a seconda dell'ambito musicale che si voleva esplorare. Sotto il profilo dell'intelligenza artificiale si cercarono di ricondurre a termini comprensibili ed attuabili le regole più o meno esplicite dei vari generi musicali sia per capire come il computer avesse potuto elaborarle sia per cercare di sintetizzarle e studiarne così il linguaggio "L'aspetto più impegnativo di questi studi è la localizzazione nell'ambito dei diversi testi musicali, dei parametri caratterizzanti il cui trattamento tramite elaboratore può fornire i dati più significativi e utili all'identificazione degli stili e alla graduale formulazione di una teoria dell'informazione musicale." Fugazza 1984, pag. 122.

Dal punto di vista della esecuzione e della registrazione dei dati si svilupparono sistemi grafici e interattivi che portarono alla creazione di macchine come il Fairlight CMI o il Synclavier.

I primi computer che non nascevano esclusivamente per la musica ma che disponevano già di una interfaccia MIDI interna erano gli Atari serie ST, anche la Apple fu da subito attenta alle applicazioni musicali dei propri apparecchi fornendo interfacce midi compatibili con il proprio sistema. Su Atari ed Apple si svilupparono quindi i primi software di sequencing MIDI e di notazione musicale oltre che di Library ed Editor per sintetizzatori.

Attraverso un programma di sequencing è possibile attuare delle variazioni nel tempo di tutti i parametri di cui il sintetizzatore dispone. Le variazioni possono essere facilmente disegnate oppure inserite attraverso controlli midi (potenziometri, dinamica, rotelle e altri) e visualizzate graficamente. Ciò impone una riflessione su come cambi l'approccio alla programmazione grazie a queste possibilità, per esempio un inviluppo può essere disegnato di volta in volta a seconda delle esigenze senza dover sottostare alle automazioni dei moduli interni del sintetizzatore. La programmazione dei dati MIDI estende la raffinatezza della sintesi del suono, attraverso l'utilizzo di questo linguaggio il compositore può influire sul comportamento del sintetizzatore ampliandone le possibilità e oltrepassando i limiti interni della macchina. 

editor midi

Si possono per esempio creare LFO, inviluppi, e sequenze molto complessi assegnabili a qualsiasi parametro interno, oppure si può generare un suono completamente nuovo passando molto velocemente da un programma all'altro; è possibile, controllandone i volumi, miscelare i vari suoni del sintetizzatore creando delle variazioni temporali inedite per un comune sintetizzatore multitimbrico. Per fare ciò è stato scelto come metodo grafico, più semplice ed intuitivo, quello della "Timeline" in cui sull'asse orizzontale scorre il tempo e su quello verticale l'intonazione e il livello di azione dei vari controlli. I software di questo tipo più utilizzati sono Logic Audio, Cubase, ProTools, DigitalPerformer.

Il computer viene utilizzato anche per generare direttamente suoni di sintesi e negli ultimi venti anni sono stati creati tantissimi software che possono espletare questa funzione. I programmi adottano molti tipi di sintesi e interfacce. Esistono programmi che ripropongono più o meno pedissequamente vecchi strumenti analogici usciti fuori produzione, la software houseArturia è specializzata in questo. Ci sono linguaggi complessi e molto potenti che integrano informazioni MIDI, audio, video e multimedia come Max MSP e Pure Data, con questi linguaggi è possibile controllare dal computer un intero spettacolo con video, grafica 3D, luci, audio e permettere di far interagire gli artisti con tutto questo.

Grazie alla potenza di calcolo raggiunta dagli attuali Computer si ha a disposizione indubbiamente il sintetizzatore più potente ed economico che sia mai esistito, sono disponibili infatti numerosissimi software anche gratuiti che possono pienamente soddisfare la voglia di sperimentare, studiare e immergersi nel meraviglioso mondo della generazione elettronica dei suoni.

 

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