Sezione Joystick del Elka synthexIn quasi tutti i sintetizzatori normalizzati a sinistra della tastiera si trovano due rotelle dette “Pitch Bender” e “Modulation Wheel”. La prima regola l'intonazione generale dello strumento (la frequenza di tutti gli oscillatori) la seconda regola quanto il LFO deve influire sulla frequenza degli oscillatori. La Modulation Wheel può avere anche altre funzioni come quella di regolare la velocità del LFO, la frequenza del filtro, ecc. Nei sintetizzatori più complessi può essere assegnata a uno qualsiasi dei parametri modificabili, come in un sintetizzatore modulare. Alcuni strumenti sono dotati di tre rotelle altri di un unica leva che agisce sia da Pitch Bender, spostando orizzontalmente, che da Modulation Wheel spostando verticalmente (soluzione adottata dalla Roland).

Sezione Modulation wheel del Roland Juno 106

Grazie a questi due controlli, presenti già nel Minimoog (il primo sintetizzatore normalizzato), sono stati offerti al musicista due mezzi espressivi molto importanti. L'effetto ottenuto con il Pitch Bender infatti ricorda quello che si ha tirando le corde di una chitarra o premendo quelle di un sitar e la Modulation Wheel ricorda il vibrato della voce, degli strumenti a corda e di tanti altri suoni generati da strumenti acustici. La rotella o leva del Pitch Bender, in molti sintetizzatori, ha delle molle che la fanno ritornare sempre alla posizione centrale che equivale all'accordatura standard, poi può essere usata sia per scendere che salire nell'intonazione. Nel corso degli anni si è creata una tecnica esecutiva legata appunto a questi nuovi controlli e saper suonare bene un piano o un organo non significa quindi sempre essere un bravo esecutore con il sintetizzatore, visto che lo studio classico degli strumenti a tastiera non prevede l'uso di rotelle.
I costruttori hanno adottato vari tipi di controlli per ottenere il pitch bend e la modulation. Il Joystick per esempio è stato usato con successo dalla Korg negli anni ottanta ma anche da molti altri costruttori (vedi paragrafo altri controlli di movimento).

Sezione "proportional pitch control" del Arp odyssey

Il sintetizzatore Arp odyssey, diretto rivale del minimoog, adottava un sistema definito “Proportional Pitch Control (foto affianco)composto da tre tasti sensibili alla pressione dedicati rispettivamente al “pitch down” “modulation” e “pitch up”.
 
Controlli

Nei sintetizzatori più moderni e in quelli più costosi è possibile stabilire quanto la  rotella dell'intonazione influirà al massimo sulla frequenza degli oscillatori, di solito la regolazione è effettuata considerando come valore base il semitono.

La rotella della modulation e le altre rotelle, eventualmente presenti, hanno spesso la possibilità di essere assegnate a vari parametri del sintetizzatore. Le modalità di interconnessione sono però molto diverse e non sono riconducibili a uno standard comune.

 

 

Sezione wheels del Moog Voyager


 

 

 

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