jhon chowningIl Yamaha DX7 è stato uno dei sintetizzatori più venduti della storia, si calcola che ne siano stati venduti circa 160.000. Nel 1983, anno della uscita sul mercato del DX7, uscirono insieme importanti sintetizzatori analogici tra cui per esempio il Oberheim OB8 o il Roland Jupiter 6, il panorama commerciale era in netta evoluzione anche grazie al MIDI che permetteva a macchine, con con motori generativi diversi, di dialogare. La sintesi FM è additata come la causa principale dell'abbandono in quegli anni della sintesi analogica. Forse la sua fortuna è dovuta al fatto che le tecnologia avevo reso ormai più conveniente l'uso di microcomputer e di pannelli stampati che la costruzione di enormi macchine analogiche.

Il timbro del DX7 era comunque diverso da quello delle macchine analogiche. I suoni freddi, molto puliti, a volte impersonali, ma anche "graffianti" e incisivi che produce la sintesi FM attraeva i musicisti sempre in cerca di nuovi impulsi, fu molto usata nella musica sperimentale di avanguardia. John Chowning professore alla Stanford University fu l'inventore dell'algoritmo della sintesi FM ma ne fu anche uno dei migliori utilizzatori in quanto compositore. Le opere di Chowning (antecedenti agli anni ottanta perché generate con sintetizzatori non commerciali) sono il paradigma delle potenzialità sonore della sintesi FM. I suoni sono dilatati e inarmonici e si sovrappongono creando dei cluster con i relativi battimenti, il timbro è "glaciale" privo di riferimenti all'acustica naturale, è un suono scaturito con evidenza da un processore numerico.

Nonostante la difficoltà di programmazione quindi i nuovi sintetizzatori digitali ebbero successo grazie soprattutto ad accorgimenti che andavano verso una semplificazione dell'uso dello strumento. Al musicista non era più richiesto di essere un programmatore, di saper connettere cavi, impostare parametri ma di saper scegliere tra le librerie di programmi create dalle case produttrici o da altri utenti. Alcune delle funzioni che nei sintetizzatori analogici comparivano solo in strumenti di fascia alta, con l'avvento del digitale, erano diventate alla portata di tutti. Motivo di successo fu anche l'adozione di una tastiera sensibile alla dinamica e al aftertouch, accorgimento che permetteva un legame più stretto tra musicista e strumento, come in un pianoforte alcuni parametri del suono potevano essere pilotati dalla pressione esercitata sulla tastiera. La generazione digitale non poneva problemi di accordatura che aveva spesso terrorizzato i musicisti che suonavano dal vivo. Nel DX7 IIFD ogni tasto poteva essere accordato scegliendo di allontanarsi dal temperamento equabile. Lo stesso K. Stockhausen nell'opera Dienstags-Gruss, Nr. 60 (1987–88) utilizzò due DX7 IIFD programmati dal figlio Simon in questo modo "On the DX-7s for instance, I would make oscillator glissandi, using two sliders. Slider one would control operator 4 and slider two would control operator 2. And using the wheels and aftertouch, you could have four controllers affecting the sound."Microtonal capabilities are also useful. In the third Invasion there are "sound-explosions", and, very quickly, one sound goes up, one stays steady and one goes down. I used 1/8 tones. The 'steady' sound was moving in 3 or 4 cents around the tone." Manion 1992,  www.stockhausen.org. Il compositore sfruttò al massimo le possibilità di controllo della macchina (i due controlli a cursore furono assegnati a due diversi operatori, mentre le rotelle e l'aftertouch servivano per modificare altri parametri del suono). Oltre questo sfruttò anche le possibilità microtonali producendo tre suoni distanti tra loro 1/8 di tono.

La sintesi FM, a parte alcuni software, è ormai scomparsa dal mercato, fu soppiantata dalla sintesi a campioni che attraeva di più il musicista con la possibilità di riprodurre qualsiasi suono più fedelmente. Quando la Yamaha nel 98 commercializzò il FS1R, l'ultimo sintetizzatore FM, tanti che ormai avevano abbandonato questa sintesi per l'indubbia osticità di programmazione e per "l'arretratezza" dei timbri, riscoprirono la qualità di questa generazione di sintetizzatori. Il fatto che il FS1R fosse dotato di 4 controlli assegnabili permetteva una modalità di intervento sulla programmazione e sulla modifica in tempo reale dei suoni tale che si rivalutarono le possibilità espressive e timbriche della generazione FM. Il sintetizzatore però fu prodotto solo per un anno e poi ritirato dalla vendita.

 

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