Moog Minimoog, il primo normalizzato e il Moog modulare di W. Carlos

Esiste una divisione di funzioni sostanziale nell'architettura progettuale di un sintetizzatore analogico. Il sintetizzatore è infatti composto da moduli divisibili per finalità in 3 categorie: generatori, filtri, modulatori. Nei sintetizzatori modulari questi elementi possono essere interconnessi a piacimento, non esiste alcun limite alle possibilità di collegamento, in più chi compra un sintetizzatore modulare può scegliere i moduli che più gli interessano e tralasciarne altri, può costruire il suo sistema modulare nel tempo e comprare moduli di nuova creazione integrandoli al sistema nato magari anni prima, deve però avere delle conoscenze specifiche, cimentarsi con decine di cavi e dimenticarsi di salvare i suoi preset (memorie di configurazione della macchina). I sintetizzatori normalizzati hanno i vari moduli già interconnessi, sono spesso più semplici da usare e richiedono una conoscenza della sintesi del suono meno approfondita, sono facilmente trasportabili e hanno la tastiera già connessa al generatore di suoni. 

arp 2600 usa 1970

La storia della sintesi ha indiscutibilmente premiato i sintetizzatori normalizzati, per primo il Minimoog, per facilità d'uso e trasportabilità ma i modulari non sono mai stati abbandonati soprattutto per le infinite potenzialità date da una simile impostazione strutturale. Software molto usati come MAX o Reaktor e nuove case costruttrici come Doepfer, Syntesizer.com o Clavia (Nordmodular) testimoniano un continuo interesse verso l'architettura modulare.

Tra questi due tipi esiste un terza forma di sintetizzatore il semi-normalizzato,   è uno strumento che ha già un numero definito di moduli, le interconnessioni sono già preimpostate ma è possibile reimpostarle ed è facilmente interfacciabile con altri sistemi modulari. Il più famoso di questi sintetizzatori è sicuramente il ARP 2600 (foto affianco), che nasce con una catena di sintesi preimpostata ma che può essere personalizzata attraverso l'uso di cavi esterni, anche i sintetizzatori 

Ems sinthiA matricedella EMS (fotografia affianco) sono dotati di un sistema a matrice che permette di collegare i vari moduli con l'uso di piccoli connettori e il Matrix 12 della Oberheim ha una serie di interconnessioni interne richiamabili da un elenco che lo rendono semi-normalizzato come tutta la serie Matrix di questa casa.

 

 

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