Il legame tra i controlli e la sintesi per modelli fisici ha creato nuove interfacce che prediligono l'offerta contemporanea di più sensori. In questo controller la superfice non è più divisa in tasti ma è sviluppata su un unico piano sensibile al tocco alla pressione e allo spostamento in orizzontale e verticale, in più rispetto al ribbon (suo progenitore) questo controllo è polifonico. In questo video il continuum viene usato per pilotare il sistema di generazione sonora Kyma Simbolic Sound da poco integrato nel controller stesso.

David A. Jaffe mostra i suoi studi sui modeli fisici applicati all'emulazione del suono del mandolino. Pone anche alcune riflessioni tra la differenza nel comporre musica con un organico classico e con il computer.

Questo è tra i primi brani composti con questa sintesi.

Nel 1984 le prime composizioni digitali venivano poi registrate analogicamente su nastro.

 

 

Il documentario "New Sound of Music 1979" della BBC Esplora le possibilità offerte negli studi di registrazione alla fine degli anni ottanta. In questa parte vengono illustrati il sintetizzatore modulare EMS (Elelectronic Music Studio) 100 e il suo Sequencer basato sul sistema Control Voltage, la sonorizzazione di alcune scene di un episodio di "Dr. Who" eseguite con un EMS VCS3. Una sessione di registrazione con il Yamaha CS80 in cui si può notare la performance con il Ribbon e infine l'uso del Vocoder.

 

 

Herbie Hancock illustra le potenzialità della sintesi per campioni. Segue un esempio di utilizzo in studio ed uno dei risultati dell'esperienza di Hancock con il CMI Fairilght una sua famosa produzione "rockit".

 

 

Questo documentario ha come protagonisti i Kraftwerk attraverso un'intervista a Ralf Hutter (uno dei componenti di questa band). Sono stati tra i primi ad utilizzare un controller a pad per suonare suoni ritmici generati da sintetizzatori.

 

 

Uno dei primi gruppi con un organico esclusivamente di sintetizzatori. Sono anche tra i primi a percorrere l'esperienza del "minimalismo".

 

 

In questo filmato i componenti dei Pink Floyd spiegano come hanno costruito una delle più celebri sequenze della storia del sintetizzatore.

La ripetizione incalzante di una frase composta da sole 8 note viene poi modulata intervenendo su cutoff e risonanza del filtro e sulla velocità del LFO.

Il sintetizzatore utilizzato è il EMS AKS portatile (chiuso diventa una valigetta) dotato di una tastiera a sfioramento e di un sequencer a 256 step.

Si fa accenno a come l'utilizzo del sintetizzatore abbia significato una spinta creativa e innovativa.

 

 

Negli anni 60 la fantascienza occupa un posto importante nel mondo del cinema, forse anche grazie all'avvento del sintetizzatore che dona alle immagini un sapore misterioso ma anche "robotico" ed extraumano. La sigla introduttiva del telefilm prodotto dalla BBC Dr. Who unisce il suono del sintetizzatore alle immagini optical del video. I suoni di tutti gli episodi venivano generati negli studi della BBC grazie ai sintetizzatori inglesi EMS VCS3 e Synthi A.

 

 

Intervista a Patrizio Fariselli, tastierista degli Area, che introduce il filmato e ricorda una sperimentazione effettuata durante un concerto live.

Il circuito sample & hold del sintetizzatore modulare Serge Modular del Chitarrista Paolo Tofani viene "pilotato" dalla resistenza dei corpi del pubblico. Ancora una volta il sintetizzatore é sinonimo di ricerca e sperimentazione. Lo stesso Fariselli suona un sintetizzatore Arp Odyssey.

 

 

Herbie Hancock suona un suo famoso brano "Chamaleon" in cui la parte di basso è eseguita con l'Arp Odyssey. Nella musica funky e jazzrock il sintetizzatore ebbe un ruolo importante nella produzione di suoni spesso dedicati alle sezioni di basso e percussive.
 

 

 

Bob Moog illustra le parti principali del sintetizzatore Moog Minimoog uno dei primi sintetizzatori normalizzati, compatti e trasportabili.

 

 

Robert Moog incontra in sudio e in concerto i musicisti che hanno reso famosi i suoi strumenti 

 

 

 

Già dalla metà degli anni 50 la figura del tecnico o "maestro" di suono sia definita fondamentale per una buona esecuzione. Si possono osservare bene gli strumenti principali dello studio: i nove oscillatori, il mixer e il generatore di rumore. 

 

 

In questa pubblicita' di una birra il tastierista Edd Kalehoff suona un Moog modulare.
In effetti tante musiche per spot venivano realizzate con sintetizzatori ma questa pubblicità televisiva sfrutta non solo l'audio ma anche le interessanti inquadrature del sintetizzatore.

 

 

In questo filmato si possono vedere le apparecchiature dello studio di fonologia della Rai di Milano fondato nel 1955.

Sono visibili gli equalizzatori, il mixer, i nove oscillatori e l'oscilloscopio.

 

 

La composizione di György Ligeti Artikulation (1958) visualizzata in sincrono con la partitura scritta da Rainer Wehinger. E' interessante notare la vicinanza tra questi disegni e quelli creati dai software editor audio e MIDI.

 

 

Il video di una performance live di Jon Hopkins. L'artista utilizza tre sintetizzatori Korg Kaos Pad oltre ad un controller novation per pilotare il software installato nel personal computer. Attraverso le superfici di controllo si ottiene una particolare e più naturale interazione con generatori di suoni sintetizzati e i processori di effetti audio. 

 

 

 

Questo particolare controller permette un'interazione particolarmente naturale nella modulazione dei parametri di un sintetizzatore. E' estremamente sensibile al movimento in 4 direzioni e invia quindi sino ad 8 diverse informazioni.

 

Joomla templates by a4joomla